Barcellona è una delle poche città al mondo che ha fatto della gioia di vivere il proprio tratto distintivo. Colorata, bizzarra, trasgressiva, per anni è stata meta di turisti italiani interessati solo alla sua leggendaria vita notturna, una delle più trascinanti ed elettrizzanti d’Europa.
Ma Barcellona non si vive solo di notte: è una città splendida, ricca di scorci panoramici, angoli romantici, parchi lussureggianti, vie e piazze con un’atmosfera d’altri tempi. È una città dove gli uomini regalano rose e le donne libri, amici e famiglie si ritrovano per condividere il piacere della buona tavola, i giovani professionisti delle start up e delle multinazionali si danno appuntamento in spiaggia per un aperitivo dopo lavoro.
Plasmata dalla fantasiosa architettura modernista di Gaudì e altri geniali artisti nel primo Novecento e tornata alla ribalta della scena turistica internazionale grazie ai Giochi Olimpici del 1992, Barcellona è una città che da allora non ha mai smesso di emozionare, stupire e far innamorare chiunque abbia avuto la fortuna di poterla visitare. Regalatevi un sogno, un’emozione ad ogni passo, la vacanza più bella della vostra vita. Regalatevi Barcellona.
Barcellona è una città entusiasmante, con un’impressionante quantità di cose da vedere e da fare. Qui di seguito le attrazioni assolutamente da non perdere.
La Sagrada Familia è l’attrazione turistica di Barcellona per eccellenza nonché la più visitata di tutta la Spagna: ogni anno attira quasi 5 milioni di visitatori. È una costruzione straordinaria che incute timore reverenziale anche soltanto per il suo straordinario slancio verticale e che, proprio come accadeva per le grandi cattedrali medievali, è ancora in costruzione dopo oltre un secolo dalla posa della prima pietra.
Il Tempio d’Espiazione della Sacra Famiglia fu l’ultima grande opera di Antoni Gaudì, una ossessione che lo assorbì completamente. Quando i fondi si esaurirono, l’artista finanziò di tasca sua il proseguimento dei lavori e negli ultimi anni della sua vita rivolgeva richieste di denaro a chiunque ritenesse un potenziale mecenate.
Il progetto di Gaudì prevedeva un edifico sacro lungo 95 metri, largo 60, con una capacità di 13.000 posti a sedere, una torre centrale che s’innalzava 170 metri sopra il transetto e altre 17 torri alte 100 metri o più. Le 12 torri lungo le tre facciate rappresentano gli apostoli e le restanti cinque la Vergine Maria e i quattro evangelisti. A causa della sua famosa avversione per le linee rette che non esistevano secondo lui in natura, Gaudì diede alle sue torri profili curvilinei ispirati alle bizzarre vette di Montserrat, il sacro monte che fa da sfondo a Barcellona.
È il luogo in cui Gaudì decise di cimentarsi con la progettazione di giardini. Parc Güell è un posto strano e incantevole al tempo stesso. Qui l’architetto poté dare libero sfogo alla sua passione per le forme naturali.
Venne realizzato nel 1900, quando il conte Güell acquistò il terreno collinare ricoperto di alberi e affidò a Gaudì la creazione di una città in miniatura, destinata alla residenza di persone benestanti, circondata da giardini all’inglese. Dal punto di vista commerciale il progetto si rivelò un totale fallimento e venne abbandonato nel 1914. Nel 1912 la città acquistò la proprietà per destinarla a parco pubblico.
Una delle sculture più fotografate è quella che si trova sui gradini dell’entrata, su cui è poggiato un drago-lucertola disegnato a mosaico. Tra i luoghi più celebri del parco c’è il cosiddetto Tempio Dorico, una foresta di 88 colonne in pietra, alcune delle quali inclinate come alberi secolari piegati dalle intemperie. Le più fotografate sono probabilmente le due costruzioni all’entrata che ricordano le casette di Hansel e Gretel. L’effetto scenico più sorprendente è creato da un grande spazio delimitato da una lunghissima panchina rivestita di ceramica che segue sinuosamente il perimetro dello spazio.
Uno degli edifici residenziali più stravaganti d’Europa sembra il frutto di un’allucinazione di Gaudì e forse proprio per questo piace così tanto. La facciata, costellata di frammenti di mattonelle azzurre, lilla e verdi e interrotta da balconi e finestre a forma di onda, culmina in un tetto di forma irregolare rivestito di piastrelle azzurre sormontato da una sottile torretta.
Insieme a Casa Amatller e Casa Lleó dell’isolato conosciuto con il nome scherzoso di Manzana de la Discordia, cioè Pomo isolato della Discordia, è uno dei più interessanti esempi dell’ecletticità dello stile modernista di Barcellona.
Casa Batlló è conosciuta anche come casa dels ossos (casa delle ossa) e casa del drac (casa del drago). I balconi sembrano le ossute mandibole di qualche strano animale e il tetto a scaglie evoca la schiena di un drago contro cui combatte San Giorgio.
Imperdibile l’attico, caratterizzato dagli archi iperbolici tipici dello stile di Gaudì e i suoi contorti comignoli piastrellati conferiscono al tetto un tocco surreale.
La galleria degli squali lunga 80 metri è la principale attrazione dell’Acquario di Barcellona, una dei più grandi d’Europa. Vanta la migliore collezione di pesci del Mediterraneo e una grande quantità di specie provenienti dal Mar Rosso, dai caraibi e dalla Grande Barriera Corallina.
Il tunnel degli squali si raggiunge passando davanti a una serie di vasche a tema contenenti cavallucci marini, pescecani, razze e pesci luna. Chi è in possesso di un brevetto valido, può compiere immersioni nella vasca principale insieme agli squali.
In totale l’acquario ospita circa 11.000 pesci appartenenti a 450 specie diverse.
Casa Milà, meglio conosciuta come La Pedrera, è un altro capolavoro visionario di Gaudì. Costruita tra il 1905 e il 1910 per ospitare appartamenti e uffici, La Pedrera è un edificio curvilineo il cui nome deriva dalla movimentata facciata in pietra grigia che sembra incresparsi in piccole onde leggere. L’effetto a onda è enfatizzato dalla presenza di eleganti e elaborati balconi in ferro battuto.
Il committente della casa, da cui deriva la denominazione, era un uomo d’affari che aveva sposato una moglie più vecchia e ricca di lui e fu uno dei primi abitanti della città a possedere un’automobile, tanto che Gaudì progettò per lui uno spazio per il parcheggio interno. L’obiettivo di questo edificio era quello di superare in grandiosità e lusso qualsiasi altra costruzione presente all’epoca in quest’area.
L’elemento più straordinario è costituito dal tetto, caratterizzato da enormi comignoli simili a cavalieri medievali.
Il primo piano ospita spesso esposizioni d’arte temporanee, mentre nel sottotetto ha sede un piccolo museo dedicato all’opera di Gaudì.
La Rambla è senza dubbio il viale più conosciuto di tutta la Spagna. In una breve passeggiata offre un concentrato di colore con gabbie di uccelli, bancarelle di fiori, edifici d’epoca, un mercato alimentare pieno di aromi, birre costose, souvenir per turisti e una sfilata continua di persone tra le più diverse.
Un tempo fiume e scarico delle fogne ai margini della Barcellona medievale, La Rambla delimita ancora oggi il lato sud-ovest del Barrio Gotico, il cuore dell’antica Barcellona. Ombreggiata da platani e fiancheggiata da stretti controviali in cui circolano le auto, la parte centrale della Rambla è un ampio viale pedonale dove tutti i giorni si accalcano fino alle ore piccole spagnoli e forestieri.
Il tratto iniziale che parte da Plaza de Catalunya è conosciuto come La Rambla de Canaletes, che prende il nome da una fontana d’acqua potabile degli inizi del XX secolo. Il secondo tratto, La Rambla dels Estudis, è caratterizzata dal cinguettio del mercato degli uccelli. La Ralmba de Sant Josep è fiancheggiata da variopinte bancarelle di fiori. Infine, La Rambla dels Caputxins storicamente era frequentata dalla corporazione die vasai che vivano e lavorano da queste parti.
La rotonda di Plaza de España si riconose subito per le cosiddette torri veneziane, in quanto ricordano vagamente il campanile di San Marco.
Costruita per l’esposizione mondiale del 1929, organizzata a Montjuïc, Plaza de España è delimitata sul lato nord dalla facciata dell’ex area di Plaza de Braus Les Arenes, all’epoca della sua costruzione, nel 1900, una delle tre arene della città. Da quando le corride sono state proibite in Catalogna, nel 2011, l’arena è stata trasformata totalmente in nuovo centro commerciale moderno.
Dietro all’arena si trova il Parc de Joan Mirò, creato negli anni ’80. L’Avenida de la Reina Maria Cristina è fiancheggiata da due torri e si prolunga fino alla Fontana Magica di fronte al Palazzo Nazionale di Montjuic.
Il Museo Picasso è formato da cinque palazzi contigui d’epoca medievale, che valgono da soli la visita. I bei cortili, le gallerie e le scalinate dei primi tre palazzi sono preziosi almeno quanto è unica la collezione conservata al loro interno.
L’esposizione si concentra sugli anni della formazione di Picasso e comprende oltre 3.500 opere. Nonostante il museo si soffermi in particolare sull’attività dell’artista fino al 1904, comprende materiale sufficiente per permettere di capire a fondo la versatilità e il genio di Picasso.
La collezione permanente è esposta in tre edifici, Palau Aguilar, Palau del Barò de Castellet e Palau Meca, tutti del XIV secolo. Casa Mauri, del XVIII secolo, e l’adiacente Palau Finestres ospitano le mostre temporanee.
Questo tempio dell’arte di un bianco abbagliante, dedicato ad uno dei maestri dell’arte spagnola del XX secolo, si staglia in posizione privilegiata tra il verde del Montjuïc. Mirò lasciò questa fondazione alla sua città natale nel 1971. Il luminoso edificio è pieno di opere importanti dell’artista, dai primi schizzi ai dipinti degli ultimi anni.
La fondazione ospita la collezione monografica più completa di opere di Mirò, con circa 220 dipinti, 180 sculture, alcuni tessuti e oltre 8.000 disegni realizzati nel corso della sua intera vita. La mostra è quindi perfetta per farsi un’idea dello sviluppo artistico dell’artista spagnolo.
Nella biblioteca del museo è custodita la collezione personale di libri di Mirò.
Questa sala da concerto è una delle massime espressioni dell’architettura modernista di Barcellona ed è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità. Costruita tra il 1905 e il 1908 per la società musicale Orfeo Català, con la collaborazione di alcuni tra i maggiori artisti catalani dell’epoca, fu concepita come un tempio per il Rinascimento catalano.
Realizzato con una serie di piastrelle, mattoni, pietre scolpite e vetrate istoriate, il Palau de la Música Catalana sfoggia buona parte del suo splendore all’esterno. La facciata principale con i suoi mosaici, i capitelli con motivi floreali e il grappolo di sculture che rappresentano la musica popolare catalana è un vero capolavoro.
Tra i vari ambienti spicca l’auditorium al piano superiore, un autentico tripudio di colori, sormontato da un lucernario di vetro decorato di azzurro e oro con al centro una cupola rovesciata.
A Barcellona anche i mercati sono modernisti, ma più che il bel edificio che lo ospita è la particolarissima atmosfera che si vive al suo interno a rendere così speciale il Mercat de la Boqueria, il più famoso mercato al coperto della città nonché una della attrazioni più visitate de las Ramblas.
È un caleidoscopio di colori, profumi, suoni, dove i barcellonesi fanno la spesa di prodotti freschi di qualità e i turisti scattano decine e decine di foto. Il mercato de la Boqueria è anche un’ottima scelta per uno spuntino sfizioso con prelibatezze locali.
Ogni sera a Barcellona si ripete uno spettacolo magico: nell’ampia Plaza de Espanya si trova un’enorme fontana ellittica nota come la fontana magica di Montjuic che di sera viene illuminata e dà vita a un emozionante spettacolo di luci e suoni. L’acqua sgorga a tempo di musica e sembra danzare, con le luci che creano un effetto scenico ancor più suggestivo.
Se c’è una cosa che i madrileni hanno sempre invidiato ai barcellonesi è la possibilità di fare un tuffo al mare dopo una giornata di lavoro. Le spiagge cittadine di Barcellona, concentrate nella zona di Barceloneta, si raggiungono comodamente con i mezzi pubblici.
La costa di Barcellona è un susseguirsi di lunghi arenili dalla sabbia dorata, perfetti per qualche ora di relax dopo le visite ai musei e ai monumenti: tra questi, i più famosi e frequentati sono Platja de Barceloneta, Platja de Sant Miquel, El Poblenou. Non lasciate la città senza un aperitivo in uno dei leggendari chirinquitos sulla spiaggia di Barcellona.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
Barcellona è una delle città europee più visitate e questa ha dato sviluppo ad una forte industria alberghiera, con ampia scelta di hotel e b&b in tutte le fasce di prezzo.
Con la metropolitana spostarsi da una parte all’altra della città è veloce ed economico, quindi le principali attrazioni turistiche si raggiungono facilmente da qualsiasi zona. Se volete abbinare le visite turistiche a un po’ di mare vi consigliamo di cercare un hotel o un b&b vicino a Barceloneta.
Una buona notizia per chi viaggia low cost: dato il gran numero di turisti giovani che preferiscono Barcellona ad altre città europee, hanno aperto in città numerosissimi ostelli che competono per prezzo e qualità: molti di questi offrono sia posti letto in dormitorio sia stanze private e sono adatti sia a viaggiatori solitari sia a coppie e gruppi di amici.
Famosa per la sua movimentata vita notturna, a Barcellona il divertimento non ha orari. Dalle 21 fino alle 6 del mattino, lo spasso non si ferma per chi ha buona resistenza. Bar, pub e taverne sono così numerose che i nottambuli curiosi potrebbero passare da un locale all’altro per settimane, se non per mesi, senza entrare nello stesso posto.
La maggior parte degli abitanti esce di sera dal giovedì al sabato, ma grazie alla continua presenza di turisti, studenti e residenti stranieri è di solito possibile trovare nel Barrio Gotico, a El Born e a El Raval locali aperti e affollati ogni sera. In altre zone frequentate soprattutto dalla gente del posto l’ambiente rimane tranquillo fino al giovedì.
Le discoteche di Barcellona si animano dalle 2 alle 6 e nel labirinto della città vecchia si nasconde un numero sorprendente di locali diversi, dalle eleganti ex sale da ballo fino ai ritrovi alternativi e undergorund pieni all’inverosimile di gente.
I locali migliori sul mare si trovano sul lato della Barceloneta, mentre un gruppo di locali notturni meno noti è disseminato nelle zone più eleganti della città, verso La Zona Alta. Di norma sono frequentati da una clientela facoltosa, mentre la scena gay della città è concentrata per lo più all’Eixample.
Tra i locali più famosi ci sono Otto Zuz, discoteca su tre piani frequentata da bella gente, Elephant, il ritrovo di modelle e aspiranti tali e da ragazzi impeccabili e dotata di una grande pista da ballo, Sala Apolo dove si esibiscono dal vivo gruppi locali e musicisti stranieri, The One con una pista che esibisce gli ultimi ritrovati in fatto di effetti luce e schermi video.
La zona de La Barceloneta ha un carattere chic e, nei mesi più caldi, acquista un’aria quasi caraibica. Qui si alternano ristoranti-lounge bar alla moda e locali notturni. Tra le discoteche si distinguono Catwalk che offre musica house alternata di tanto in tanto da elettronica, R&B, hip-hop e funk, Opium Mar direttamente sul mare con musica house e techno. Monasterio offre invece musica dal vivo, dal jazz al blues, in un affollato locale situato in un seminterrato.
Il porticciolo turistico del Port Olìmpic è fiancheggiato da bar chiassosi, mentre più tranquilli sono i locali sulla spiaggia. Razzmatazz è uno dei posti classici in città per andare a ballare e sentire musica dal vivo, mentre Sala Mephisto è perfetta per gli appassionati di heavy metal, gothic e hard-rock.
A Barcellona ci saranno almeno dieci grandi eventi al giorno: è una città instancabile e creativa, dove gli appassionati di teatro, danza, musica, cinema, arti visive, letteratura e altre discipline artistiche troveranno sempre qualcosa da fare.
Le feste tradizionali mostrano come questa città non sia solo chiasso e movida: emozionanti, romantiche e suggestive, sono eventi da non perdere.
Il 23 aprile, festa di San Jordi la città si riempie di bancarelle di fiori e di libri: secondo la tradizione, gli uomini regalano una rosa alla donna amata e la donna regala all’uomo un libro. Un’altra seguitissima festa popolare è il 24 settembre, Festa Major de la Mercè, celebrata con danze, musica, stand gastronomici ed eventi d’ogni tipo.
Leggendari sono gli eventi musicali di Barcellona, tra cui il seguitissimo Primavera Sound, che si svolge a fine maggio, e il Sonar, uno dei più importanti festival di musica elettronica d’Europa.
Barcellona è facilissima da raggiungere dall’Italia perché è collegata con voli diretti delle compagnie low cost in partenza da numerosissime città italiane, in alcuni casi solo stagionali in altri invece operativi tutto l’anno.
Oltre all’aeroporto principale nella città di Barcellona, potete dare un’occhiata anche ai voli per Girona che spesso sono più economici: da lì potrete raggiungere Barcellona in circa un’ora di autobus.
Se vi trovate già in Spagna potete raggiungere Barcellona con un volo nazionale, oppure treni e autobus in partenza da tutte le principali località spagnole.
La capitale della Catalogna è anche una base ideale per spostarsi con un’auto a noleggio perché si trova al centro di un’efficiente rete autostradale. Valencia è a sole tre ore e mezza di viaggio, mentre per arrivare a Madrid ce ne vogliono sei, anche se potete spezzare tranquillamente il viaggio con una sosta a Saragozza, situata esattamente a metà strada.
Che tempo fa a Barcellona? Di seguito le temperature e le previsioni meteo a Barcellona nei prossimi giorni.
Barcellona, capoluogo della Catalogna, si trova nella parte nord-est della Spagna. E' la città grande spagnola più vicina all'Italia.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.