Posta all’estremità nord-occidentale della Spagna, Santiago de Compostela, capitale della regione Galizia, è l’emblema del viaggio: iconica fine del percorso a piedi più famoso al mondo, è una città dal fascino troppo spesso sottovalutato.
L‘arrivo a Santiago è per chi giunge qui a piedi l’emozione più grande, ma prendetevi il tempo di conoscere a fondo questa città di cui, a parte il cammino a cui dà il nome, si sa in genere molto poco.
Non aspettatevi l’immagine stereotipata della Spagna caliente con il sole tutto l’anno: i paesaggi della Galizia ricordano di più paesi del nord come l’Irlanda o l’Inghilterra che le assolate regioni del sud della Spagna. I galiziani sono spagnoli un po’ atipici per l’immagine che noi italiani abbiamo della Spagna, generalmente più riservati ma molto simpatici, con una loro lingua, forti tradizioni tramandate nei secoli e una ricchissima tradizione gastronomica.
Dimenticate anche lo stereotipo comune che vede Santiago de Compostela come una città sacra e morigerata: se è innegabile che la città sia pervasa da una potente aura di sacralità, è anche vero che oggi la capitale della Galizia è divertente, allegra e gioviale, grazie anche alla sua vivace università.
Il centro di Santiago de Compostela, ricco di palazzi storici ed eleganti piazze in pietra e granito, è splendido da girare a piedi e la città è affascinante sia con il sole sia con la pioggia o una sottile nebbiolina.
Gustate il leggendario polpo alla gallega in uno dei suoi bar tradizionali e poi scegliete se far una passeggiata romantica nel cuore della città oppure seguire gli studenti in cerca di vita notturna.
Che sia la fine di un epico viaggio a piedi o la tappa di un itinerario in auto, Santiago de Compostela saprà affascinarvi.
Santiago de Compostela ha un immenso patrimonio storico e artistico, che si può ammirare passeggiando per le vie porticate e le piazze del centro storico.
Per chi giunge in città dopo gli 800 km a piedi del Cammino di Santiago la Cattedrale è l’attrazione a cui puntare. La vista della Cattedrale per i pellegrini e gli escursionisti ha un significato simbolico di estrema importanza: rappresenta la fine di un lungo viaggio, ma soprattutto di un’esperienza unica nella vita.
Anche gli altri turisti non possono non subire il fascino della Cattedrale, che domina la città con le sue guglie e le sue torri riccamente decorate. Costruita tra il 1075 e il 1211 e modificata più volte, è un riuscitissimo mix di stili romanico, gotico e barocco.
La tomba di Santiago sotto l’altare maggiore è per molti l’attrazione di maggior richiamo, ma il capolavoro artistico della Cattedrale è il Portico della Gloria nell’ingresso occidentale, impreziosito da 200 magnifiche sculture romaniche che raffigurano profeti e apostoli; la figura centrale è il Cristo attorniato dai quattro evangelisti, angeli e simboli della Passione di Cristo.
Per un’impareggiabile vista sulla città dall’alto partecipate ad un tour guidato della cattedrale, che comprende anche il tetto della chiesa.
Le tradizioni delle statue
Ai piedi del Cristo sono raffigurati Santiago ed Ercole: secondo un’antica tradizione, prima di entrare in chiesa i pellegrini dovevano recitare una preghiera infilando le dita nei cinque buchi posti al di sopra della statua.
Un’altra statua oggetto di tradizione è quella di Maestro Mateo, lo scultore autore delle magnifiche decorazioni del portico. Secondo la tradizione battere la testa contro quella in pietra della statua serviva ad acquisire un po’ del suo genio.
Oggi non vi capiterà più di vedere gente pregare con le dita infilate nei fori sul muro o dare testate a una statua: le due statue sono state protette da pellegrini troppo vivaci con inferriate in metallo.
Dopo aver visitato la chiesa non perdetevi il Museo della Cattedrale, disposto su quattro piani. Oltre ad ammirare un’eccezionale collezione di arte sacra, potrete visitare il chiostro cinquecentesco della cattedrale, la sontuosa sala capitolare, una sala decorata ad arazzi realizzati su disegno di Goya e il Panteon dei Re, con le tombe dei re medievali di Leon.
Il biglietto del museo e del tour guidato consentono l’ingresso anche al Pazo de Xelmírez, un palazzo vescovile del XII secolo annesso al lato nord della cattedrale. Qui potrete vedere una mostra dedicata alla realizzazione delle sculture del Portico della Gloria e una curiosa collezione di busti raffiguranti musicisti e artisti di strada.
La piazza principale della città è l’ampia Praza de Obradoiro, così chiamata perché un tempo qui avevano sede laboratori di muratori e tagliapietre.
È un’ampia piazza, piuttosto particolare perché è chiusa al traffico e ai commerci: non troverete le caffetterie con tavolini all’aperto tipiche di tante piazze europee, in compenso però troverete un silenzio e un’atmosfera unici. Sulla piazza si affacciano la maestosa cattedrale ed eleganti palazzi tra cui Pazo de Raxoi, oggi sede del municipio.
Un altro splendido palazzo che si affaccia sulla piazza è l‘Hostal dos Reis Católicos, un edificio dall’ironico destino: costruito dai re cattolici Isabella e Fernando per ospitare prima i pellegrini esausti, in seguito orfani e poveri, oggi è un parador, ovvero un hotel di lusso che dà riposo a turisti benestanti.
I giardini ed alcune aree comuni sono aperte al pubblico e si possono visitare autonomamente; potete richiedere la mappa gratuita e leggere gli esaustivi pannelli informativi.
Dopo la visita alla Cattedrale, date un’occhiata anche alla Puerta Santa: è una porta costruita nel Seicento che dà accesso alla chesa da Praza da Quintana, ma viene aperta solo negli anni bisestili. Se le statue del Portico della Gloria vi hanno entusiasmato, qui ne potrete vedere altre 24 (originariamente collocate sul portico).
Se amate l’architettura barocca non perdetevi la Casa do Cabildo, un settentesco palazzo dalla splendida facciata, progettato per chiudere ed abbellire la piazza delle Platerías. Questo elegantissimo edificio ispirò il racconto il racconto “Mia sorella Antonia” di Ramón Valle-Inclán.
Non fatevi fuorviare dall’immagine di Santiago come città sacra rimasta ferma nel tempo: al contrario, è una città molto vivace e non mancano interessanti musei e gallerie d’arte.
Curiosi di sapere chi era Santiago? Com’è nato il “fenomeno” Santiago e cosa ha reso un’esperienza dal profondo significato religioso una delle vie escursionistiche più battute? Com’è cambiata la città nel corso dei secoli? Troverete tutte le risposte al Museo das Peregrinacións e de Santiago, dedicato al Santo e alla città.
Se volete conoscere l’anima moderna di Santiago de Compostela visitate il Centro Galiziano di Arte Contemporanea (CGAC), che assieme al monastero di San Domingos de Bonaval e al parco omonimo costituisce un complesso unico, in cui si fondono modernità e tradizione.
All’interno del museo sono esposte opere di artisti galiziani e vengono organizzate mostre temporanee che sondano le ultime tendenze dell’arte contemporanea, ma è la terrazza con vista che attira la maggior parte dei turisti. È sicuramente uno dei migliori punti panoramici della città.
All’interno del monastero è invece ospitato un altro museo, il Museo del Popolo Galiziano, consigliato a chi vuole conoscere più in profondità i diversi aspetti che caratterizzano la cultura galiziana.
Santiago è una città culturalmente vivace, con un fitto calendario di concerti, spettacoli di teatro, danza, mostre. Molto sentite sono le feste tradizionali, tra cui la più importante è la Festa dell’Apostolo che si svolge il 25 luglio, annunciata alla mezzanotte del giorno precedente dal suono delle campane.
I festeggiamenti, un misto di sacro e profano, prevedono l’offerta al Santo, il rito del Botafumeiro (un immenso incensiere viene portato lungo il transetto minore della cattedrale), il fuoco di una costruzione che riproduce la facciata della chiesa. Per tutta la città risuona la musica delle gaitas, le tradizionali cornamuse, e la gente si diverte ballando i balli tipici.
Forse merito del turismo religioso o comunque non snob che caratterizza questa città, meta di molti escursionisti, pellegrini e persone che cercano un’atmosfera sobria e pacata, a Santiago è facile trovare bellissimi hotel e b&b a buon prezzo. Molti sono ricavati da edifici storici ed hanno un’atmosfera calda e accogliente.
Abbiamo scelto per voi alcuni tra i migliori alloggi di Santiago de Compostela per prezzo, posizione o carattere.
Moltissima gente arriva a Santiago de Compostela… a piedi! Se non ve la sentite di camminare per centinaia di chilometri non vi preoccupate perché potete visitare questa suggestiva località arrivando con un’auto a noleggio, in treno o in autobus.
L’autostrada AP-9 collega Santiago alle principali località della Galizia e al Portogallo, la AP-8 segue tutta la costa settentrionale spagnola fino alla Francia, mentre la superstrada A-6 e quindi la A-52 portano a Madrid. Calcolate circa 5 ore e mezza da Madrid o da Bilbao.
Chi viaggia con i mezzi pubblici non avrà difficoltà a raggiungere Santiago perché è ben collegata da autobus e treni diretti con le principali località spagnole e alcune destinazioni internazionali.
Che tempo fa a Santiago de Compostela? Di seguito le temperature e le previsioni meteo a Santiago de Compostela nei prossimi giorni.
Santiago di Compostela si trova nella regione della Galizia, sulla punta nord-ovest della Spagna. Si trova a circa metà strada tra La Coruna e Pontevedra, lungo la strada che le collega entrambe e che a sud arriva fino a Vigo.